Uno dei rifugi più frequenti della nostra mente è sicuramente quello di pensare a “quello che non c’è stato”, alle occasioni mancate, ai treni su cui non siamo saliti, alle mille vite possibili che avremmo potuto avere se…
“e se io……quella volta…..avessi..o non avessi….?”
Come sarebbe la mia vita oggi?
Dove sarei?
Sarei più felice?
Più realizzata?
Certamente per vivere davvero serve anche ricordare, accettare che ci sono davvero state occasioni non colte, metropolitane non prese come in Sliding Doors, scelte che crediamo di non aver fatto e invece magari sì, le abbiamo fatte..magari semplicemente..non decidendo….
Le mille vite possibili che non abbiamo vissuto ed il diritto di immaginarle migliori perché non logorate dal ruvido impatto col reale e con la delusione dell’imperfezione, fanno parte di noi quanto la vita reale, quella che sì, conosce frustrazioni e fatica.
Anche le occasioni mancate, le scelte non fatte o solo sfiorate dall’immaginazione, sono quelle che ci hanno portato ad essere qui, dove siamo, dove e come viviamo. Sono parte di noi.
Anche loro sono con me .
Sono me.